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Fegato grasso umano, la malattia del fegato grasso aumenta il rischio di malattie gravi

Fegato grasso umano, la malattia del fegato grasso aumenta il


In Francia si stima che 10 milioni di persone siano affette da una forma più o meno pronunciata di “fegato grasso” o steatosi epatica non alcolica, che si traduce in un eccessivo accumulo di grasso nel fegato a causa di una dieta troppo ricca di grassi e zuccheri. Secondo diversi studi recenti, questa steatosi epatica non alcolica rappresenta un importante fattore di rischio per l’insorgenza di alcuni tipi di cancro.

Conosciamo tutti gli aspetti apparenti del sovrappeso e dell’obesità, facilmente visualizzabili dall’eccessivo accumulo di grasso nel tessuto adiposo. Ciò che è meno noto, tuttavia, è che esiste anche una forma invisibile di obesità in cui alcuni organi interni come il fegato possono sovraccaricarsi di grasso.

Questo accumulo di grasso in eccesso nel fegato, che dal punto di vista medico è chiamato steatosi epatica non alcolica (per distinguerlo dal danno epatico causato dall’eccesso di alcol), è direttamente collegato a una dieta troppo ricca di zuccheri e grassi. Questo “fegato grasso” è molto pericoloso, perché il grasso epatico in eccesso provoca una forte reazione infiammatoria che innesca la produzione di tessuto fibroso per sigillare il danno, che crea cicatrici (fibrosi) che interrompono la circolazione del sangue nell’organo e possono portare a cirrosi nel tempo. Giunta a questo stadio, la funzione del fegato è irrimediabilmente compromessa e solo un trapianto dell’organo può salvare la vita della persona colpita. Si stima che la steatosi epatica causata dal consumo eccessivo di cibo diventerà la principale causa di trapianto di fegato nei prossimi anni.

Il “fegato grasso umano” aumenta il rischio di cancro del 32%

Due studi recenti suggeriscono che la steatosi epatica ha anche una grande influenza sul rischio di alcuni tipi di cancro. Nella prima, condotta su una coorte di 25.947 persone, un team di scienziati sudcoreani ha osservato che le persone affette da steatosi avevano un rischio maggiore del 32% di ammalarsi di cancro in generale rispetto a quelle che non avevano grasso in eccesso nel fegato .

Questo aumento è particolarmente pronunciato per la forma più comune di cancro al fegato (carcinoma epatocellulare) con un aumento del rischio di 17 volte, ma si osserva anche per il cancro del colon negli uomini e per il cancro della mammella nelle donne (aumenta due volte in entrambi i casi). Gli autori hanno osservato una forte correlazione tra questi aumenti del rischio di cancro e la presenza di fibrosi nel fegato, il che suggerisce che la forte reazione infiammatoria epatica in risposta al grasso in eccesso potrebbe contribuire allo sviluppo del tumore.

Essere in sovrappeso è da prendere sul serio

Un altro meccanismo coinvolto nella progressione della steatosi epatica nel carcinoma epatocellulare è stato recentemente identificato in uno studio pubblicato sul prestigioso Cancer Cell. Un team di scienziati svizzeri ha dimostrato che le cellule del fegato possiedono un enzima (mTORC2) che induce la produzione di grandi quantità di grasso essenziale alla crescita delle cellule tumorali, ovvero gli sfingolipidi (presenti nella membrana di queste cellule) e le cardiolipine (presenti nella mitocondri ed essenziali per la produzione di energia).

Questo fenomeno molto probabilmente gioca un ruolo importante nella progressione del tumore, poiché un’analisi di biopsie di pazienti con carcinoma epatocellulare mostra un’iperattivazione della funzione dell’enzima mTORC2. Queste osservazioni mostrano che la steatosi epatica non alcolica è una condizione molto grave che dovrebbe essere presa molto sul serio. Chiunque sia significativamente sovrappeso dovrebbe essere consapevole di essere a rischio di essere colpito da questo disturbo, anche se non manifesta alcun sintomo.

Proteggere il fegato protegge la salute, alcuni semplici consigli

Fortunatamente, come tutte le complicazioni che derivano dal sovrappeso e dall’obesità, la steatosi epatica è strettamente correlata allo stile di vita ed è quindi prevenibile. In questo senso, evitare il consumo eccessivo di alimenti industriali ricchi di grassi e zuccheri rappresenta sicuramente un prerequisito imprescindibile per ridurre la perdita di funzionalità epatica associata all’eccesso di grasso. L’adozione di una dieta prevalentemente a base di prodotti vegetali è un’ottima alternativa, soprattutto perché risultati recenti suggeriscono che un consumo elevato di carni rosse e carni lavorate è anche associato ad un aumentato rischio di steatosi epatica.

Fonte

Kim GA et al. Associazione tra steatosi epatica non alcolica e tasso di incidenza del cancro. J. Hepatol. 2018; 68: 140-146.

Guri Y et al. mTORC2 promuove la tumorigenesi attraverso la sintesi lipidica. Cellula cancerosa 2017; 32: 807-823.

Zelber-Sagi S et al. L’elevato consumo di carne rossa e lavorata è associato alla steatosi epatica non alcolica e all’insulino-resistenza. J. Hepatol. 2018; 68: 1239–1246.

* Le informazioni ei servizi disponibili su pressesante.com non sostituiscono in alcun modo la consulenza di professionisti sanitari competenti.

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