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#cephalotus_follicularis #idroponica #piantecarnivore
Vogliamo smitizzare la convinzione che sia l’umidità la vera nemica delle radici di Cephalotus. Penso che la coltivazione con tecnica idroponica di toglierà molto dubbi, soprattutto nel corso dei prossimi mesi… Vedremo, stiamo sempre svegli…! ?
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LA RETE METALLICA, IN QUESTO CASO E' ZINCATA, E' QUELLA CHE SI USA NELLE VOLIERE, NON ARRIGINISCE. NATURALMENTE E' POSSIBILE UTILIZZARE LA PLASTICA, CON LO STESSO ESITO PRATICO!
Cari Pigliamosche, ecco il video più richiesto del secolo ?? nel quale proviamo a smitizzare drasticamente (più di così non si può) il concetto secondo il quale è l'umidità radicale a far morire Cephalotus!
Se tutto andrà come credo, capiremo che non è il livello di umidità, bensì la materia organica che si decompone a far danno alle radici di questa bella pianta carnivora! In ogni caso, sono sicuro che questo video vi aiuterà a rifletterci su, ne sono lieto!
Naturalmente, i risultati li vedremo nei prossimi mesi e capiremo se avremo visto giusto…
Rimango a disposizione delle vostre sempre argute domande e vi mando un carissimo saluto! A presto!
Vorrei fare un’osservazione.., la torba non da quegli elementi fondamentali per la pianta? Il cephalotus non aveva bisogno di stare con terreno umido e non bagnato? Non c’è il rischio di marcescenza delle radici?
Bravo Andrea. Vediamo cosa accade. Sono veramente curioso…..
Vedo una grande medaglia fatta di platino all'orizzonte! ?
Lo sai già! Senza parole… curioso come sempre e come te, in attesa fiducia sel risultato. Grande precursore! Buona serata. ?
Ciao Andrea, un caro saluto da Le Castellet (Provenza)
Ciao , non ho Cephalotus e non posso provare . Credo che un buon materiale possa essere anche la spugna , che tu usi sempre nei tuoi rinvasi e come ho visto in un tuo video ( se non ricordo male ) sulla coltivazione di una Dionea, ma non completamente immersa in acqua , in modo che per almeno la metà sia umida e con bollicine di aria da permettere l'ossigenazione delle radici . Questa è una mia idea , perchè non so se le piante carnivore soffrono nello stare sempre con le radici sommerse in acqua . Ciao
Ciao Andrea scusa ma di sicuro ci hai già pensato ma mi stavo chiedendo per le alghe come risolvi?Non lo tieni al sole?E la rete d ferro non farà ruggine? Ps 2950!tra a un Po siam 3000 mi pare si eran raggiunti i 2000 al video100 101 se ricordo bene???????
Ciao Andrea, interessante questo tipo di coltivazione in solo acqua, spero che otterrai ottimi risultati come sempre!☘️??
Ciao Andrea ✋??…
Che ne sai…
Magari sarà la scoperta del secolo
???
?? Incrociamo le dita ??…
Ciao Andrea ?✋????
Soluzione molto interessante e sicuramente da seguire l'evoluzione
Generalizzo anche al di fuori delle piante carnivore.
Mi sto rendendo conto (leggendo e avendoci sbattuto la testa di persona) di quanto sia rilevante per molte piante evitare il sovrannaffiamento e ristagno idrico. Alcune piante le ho perse a causa di ciò, ad esempio dei bulbi di zafferano: non perdonano!
Mi sono reso conto di quanto le radici debbano anche respirare.
Quello che non saprei dire dalla soluzione che hai individuato in questo video è:
– 1) se le radici esposte ai raggi UV non ne risentano,
– 2) se le radici in parte completamente immerse, in parte completamente emerse dall'acqua incontrino una situazione paragonabile a quella di un terreno umido ma ben drenato. E quindi con la possibilità sia di respirare che assorbire acqua (e sostanze nutritive per le piante non carnivore).
Ho letto alla fine del video: il livello dell'acqua sempre al massimo con le radici sempre immerse. Suppongo che con l'evaporazione di parte dell'acqua le radici prima o poi abbiano ogni tanto una piccola porzione non immersa e respirino un po' oppure si troverebbero senza sufficiente apporto di ossigeno …
Che spettacolo! ?
Grande Andrea, sono curioso dell'evolvere del progetto, forse l'unico problema di non esporre al sole la rete in metallo che non diventi una griglia. Un abbraccio.
? Fantastico esperimento! sono curioso di vedere la reazione della pianta. A me piace molto come lo coltivi in semi idroponica con gli inerti, è una gioia che comincia dagli occhi. Al posto della rete si potrebbe usare il polistirolo e fare una zattera per evitare la fredda e triste rete, mi piace il tuo spirito mai domo ?
Ciaoo Andrea !!! E un piacere ascoltare i tuoi consigli come per tutti i tuoi video
Una bellissima idea,basta però stare attenti che il colletto non sia troppo a contatto con l'acqua altrimenti c'è il rischio di potenziali marciumi.
Ciao Andrea, è possibile mettere la pinguicola primuliflora in uno strato di perlite ricoperto da sfagno ?
buonasera andrea il vasetto ok ma perchè non hai usato una retina platificata quella di ferro non arruginisce come bella iniziativa in olanda usano le piante grasse in idro da una vita pensa che io sto usando dello sfagno su eulicnia castanea ma va da dio per il momento bravo andrea complimenti ciao
Spettacolo!
Come ho già detto, sempre 1000 passi avanti ?
bellissima pianta
buona sera siccome o perso la sua email per scriverli me la può ridare grazie
Potrebbe arruginirsi col tempo la griglia e la ruggine danneggiare il cephalotus? Chissá…lo scopriremo ?
Questi esperimenti fanno di te un vero esempio da seguire amico mio!
Un abbraccio
Carmine
Ciao Andrea! Come sempre video molto interessanti e tecniche originali. Io approfitto nel lasciare un commento a questo video, dopo aver ri-visto i diversi più vecchi su cephalotus, per ringraziarti di tutte le informazioni davvero preziose. Vorrei però farti una domanda (non ho visto se ci sta anche un video delle malconce su cephalotus), come dici tu nell'ultimo live quando si ha una pianta che sta male si hanno occhi e attenzioni solo su quella!! Il mio cephalotus a distanza di una settimana ha iniziato a perdere turgore, non mi ero accorta che stavo irrigando troppo poco (per paura di esagerare non so), e piano piano ha iniziato a seccare molte trappole T_T …ora ho occhi solo per lei povera!! Pensi che ormai sia troppo tardi per recuperare? Consigli? Grazie Federica 🙂